domenica 3 giugno 2012

Come si finanzia e come deve spendere i soldi l'AVIS


L’AVIS è un organizzazione di volontariato (secondo la legge 266/91). Dunque i suoi appartenenti devono rispettare la regola che non possono ricevere emolumenti per la loro attività dentro l’associazione. Tantomeno per donare il sangue, atto che in Italia per legge può essere solo gratuito e con il sangue conferito alla sanità statale.

AVIS a tutti i livelli (Nazionale, regionale, provinciale e comunale) fa da tramite e collabora con le ASL alla raccolta del sangue e al reclutamento dei donatori. Ma non gestisce più dal 1992 i centri trasfusionali, che secondo la legge sono di competenza regionale attraverso le ASL.

Fatta salva la possibilità di ricevere donazioni, l’AVIS , come organizzazione di Volontariato non può ricevere sponsorizzazioni, poiché a meno di non registrarsi come ONLUS (cosa possibile), non può emettere fatture (=avere partita IVA)

Ogni donazione di sangue effettuata dai suoi aderenti, le AVIS comunali (come quella di Piscina), ricevono, a seconda della tipologia di donazione un contributo che varia da 18 a 23 euro. E’ questa la principale fonte di finanziamento dell’Associazione.

La gestione di Fondi dell’AVIS deve rispondere a trasparenza, regolarità fiscale sia per rispetto dei propri soci, sia come dovere legale.

I soldi che riceviamo dalle ASL, devono essere spesi per le finalità statutarie: propaganda, assistenza ai donatori, promozione della donazione del sangue e dei corretti stili di vita, nonché per le sedi donazioni ed associative. Qualunque manifestazione pubblica che si organizzi (concerti, manifestazioni ecc….) devono avere tali finalità  e non altre prettamente di divertimento.
La maggior parte dei nostri sono soldi pubblici dati dalla collettività, di cui ogni anno dobbiamo rendere conto, oltre che alle AVIS sovraordinate, all’amministrazione pubblica, nella “persona” dell’ente Solidarietà Sociale della Provincia di Torino.

Pertanto, ancor più che per i privati cittadini, è doppiamente obbligatorio che le spese siano documentate con i dovuti documenti fiscali (fatture, scontrini, ricevute fiscali).